Cucinare le emozioni

Il buon cibo per la mente

E’ una bella metafora, non è mia! Il nostro apparato mentale come una grande cucina in cui ingredienti separati e da soli poco gustosi vengono miscelati sapientemente. La saggezza sta nel vederli, intanto, e nel riconoscerli e nominarli.

Poi, dopo aver amalgamato e cotto a puntino, si può assimilare e digerire. Metabolizzare appunto. Anche il nostro linguaggio abituale attinge a metafore culinarie per narrare di apprendimento ed esperienze.

Cibo buono per noi sono le esperienze che sappiamo vivere, superando la paura. Allo stesso modo ci nutrono quelle relazioni in cui ci sentiamo accolti e rispettati.

A volte capita di ingurgitare, perchè troppo affamati, qualcosa di tossico, che invece di nutrirci ci indebolisce, ma sono comunque esperienze utili che insegnano a non avere fretta e a distinguere con cura quello che introduciamo nel nostro organismo.

Mi piace pensare alle emozioni come a elementi grezzi che vanno lavorati per trasformarsi e trasformarci in persone più consapevoli e quindi più forti.